Sei padiglioni, una ressa inconcepibile di gente, corsie, gare di motocross... E' in questo contesto che inizia il 68° salone internazionale del ciclo e del motociclo. Yamaha, Honda, KTM, Ducati sono solo alcune delle grandi case che hanno deciso di allestire uno stand qui a Milano, dal 2 al 7 Novembre 2010. Novità? Una marea, a partire dalla presenza di molti più campioni di quanti non ve ne fossero l'anno scorso, del calibro di Tony Cairoli e Chris Pfeiffer, che hanno dato mostra di sé sia negli stand che nell'area Motolive, non nuova ma perfezionata, dove hanno potuto dare sfoggio delle loro migliori acrobazie: impennate, frenate sulla ruota anteriore (Pfeiffer è arrivato a fermarsi mezzo metro davanti ad un operatore, calcolando tutto), twister, per non parlare dell'ultima acrobazia (visibile nel nostro videoservizio che monteremo a breve). Un'altra novità consiste dell'area Green Planet, uno spazio del Salone dedicato interamente all'energia pulita, dove alcune aziende hanno deciso di incentivare le moto e le bici elettriche, che però hanno un difetto: un pedone potrebbe non sentirle. Andiamo avanti e troviamo Custom City, perché sembrava giusto "riservare all’interno della più prestigiosa assise dell’industria motociclistica mondiale un “polo custom” che rappresenti il meglio a livello internazionale, concentrando in un’area privilegiata e distinta preparatori e Aziende che hanno l’esigenza di confrontarsi con il grande pubblico, e di acquisire visibilità internazionale, per ampliare i loro orizzonti", come leggiamo da un comunicato stampa ufficiale di Eicma 2010.
Noi della Peggio-redazione (Enrico Vena, Alessio Zanelli Bono ed io) abbiamo voluto documentare tutto questo, e vi possiamo assicurare che è un'esperienza fantastica, piena di soddisfazioni. Delle numerose case motociclistiche presenti quelle che abbiamo forse più apprezzato sono state la Ducati, con la sua immancabile Ducati Monster sulla quale ci siamo soffermati non poco, Yamaha, KTM, Aprilia e altre innumerevoli che non cito. Siamo stati in quel salone dalle undici alle sei, ma non è stato tempo buttato via.