Nasce a seguito della liberalizzazione del mercato elettricoitaliano. La Società ottiene dall’Autorità per l’Energia e Gas ildiritto di rilevare la terza GenCoEnel che diviene, il 29 gennaio2003, Tirreno Power S.p.A.L’idea di costruire un terminalcarbonifero a Vado Ligure risale al 1977, con la presentazione all’approvazione delConsiglio Superiore dei LavoriPubblici del Piano Regolatoredel Bacino di Vado Ligure. Il primo progetto di Terminal, sostenuto oltre che dall’E.A.P.,anche dagli Industriali, dal Sindacato, e dagli amministratorilocali, viene assegnato a Sanmprogetti e Marconsult e presentato nel maggio 1982, conla previsione di uno sbarcoannuo a Vado di 15 milioni ditonnellate di carbone. Infatti,proprio in quegli anni si assistealla trasformazione a carbonedi numerose centrali termoelettriche e alla elaborazione di unPiano Energetico Nazionale incui insieme al nucleare si propone un uso massiccio di carbone. Il 2 aprile del 2007 laTirreno Power presenta il progetto di ampliamento della centrale, che viene bocciato daivari comuni, ma approvato dalministero per l’ambiente e dalgoverno. Il carbone è l’elemento più pesante e inquinante, l’impatto sulla salute èinaccettabile, investire su diesso è un attentato al futuro deicittadini. Il dato drammatico èche non si ha alcuna certezzasu ciò che viene emessodalle ciminiere, perché leaziende che eseguono i monitoraggi sull’ambiente e sull’inquinamento sono pagatedalla Tirreno Power; la centrale è controllore di séstessa. Il carbone è già statoil passato e purtroppo è ancora il presente, non può essere il futuro di questoterritoio (fonte M.O.D.A)!
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