Lunedì 22 Novembre abbiamo sottoposto Marica Bovio, 5A; Michele Colombo, 4C; Niccolò Galliano, 4B e Andrea Tessitore, 5D, ad alcune domande. Leggete quello che abbiamo combinato!
Come ci si sente ad essere l'unica ragazza del gruppo? Ti senti di avere più responsabilità? Di dover fare da “mamma” ai tuoi compagni?
Bovio: Essere l'unica ragazza mi fa sentire un po' in minoranza, ma comunque bene perché mi fa piacere sapere che qualcuno ha votato anche per una rappresentanza femminile. Mamma no: sì che sono molto uniti, ma mi considero più una loro sorella, che forse li mette troppo in riga, e non mi sento esclusa dal gruppo.
Cosa critichereste delle passate rappresentanze?
Tessitore: Quelli dell'anno scorso erano “oscurantisti”, una specie di regime oligarchico. Amministravano meglio di altri ma erano una classe chiusa e un po' snob. Io ero il loro galoppino...
Galliano: Come sei adesso!
T: Si, più o meno!... Comunque la rappresentanza di due anni fa (Russo, Molinari, Ferrini e Perugino), quella della cogestione, è stata buona, mentre quella ancora precedente (Andy Life) era stata un disastro. Leggendaria è stata la rappresentanza di Cavestri, che sì è guadagnato molti voti coinvolgendo sin da settembre i ragazzi di prima.
[Di conseguenza voi dovreste essere “l'anno buono”… T: Speriamo di si! ]
Colombo: Io sono rimasto deluso dal fatto che l'anno scorso non abbiano organizzato qualcosa in stile cogestione e si siano comportati da fighetti. Trovavo anche le assemblee… vuote.
B: Una cosa ricorrente nelle assemblee dell'anno scorso era la frase “Siete voi che dovete proporre!” cosa che non può funzionare, perché l' input deve venire dai rappresentanti. Noi ci impegneremo a fare delle proposte, e se non piacciono saranno gli studenti a comunicarcelo.
C: E' ovvio che ci debba essere partecipazione da parte degli studenti, perché siamo in una democrazia, ma noi non possiamo stare con le mani in mano ad aspettare.
T: I rappresentanti dell'anno scorso piacevano alla preside e al consiglio d'istituto per la partecipazione attiva alle sedute del consiglio e per la loro efficienza amministrativa.
Quanti punti della vostra lista pensate di poter portare a termine?
G: Le liste erano molto simili ed un punto in comune era quello degli ospiti per le assemblee, cosa per cui stiamo lavorando attivamente. Io e Tessitore eravamo nella stessa lista e speriamo di realizzare il 90% delle promesse.
T: L'unica cosa irrealizzabile sarà la notte bianca, di cui si occupava Pacini.
C: Cercheremo di prendere dalle varie liste i punti su cui si può lavorare, come invitare Gramellini. Vorremmo poi migliorare l'informazione sugli scioperi e sulle manifestazioni, perché gli studenti sappiano per cosa protestano e non stiano solo a perdere tempo in piazza.
T: Molto probabilmente riusciremo ad organizzare la festa in discoteca, forse come festa privata...
Quali nuove strategie pensate di adottare per relazionarvi con i docenti?
C: La dinamite!!!
G: Faremo una partita a Risiko e via!!
C: A me piace parlare, confrontarmi e dire le cose in faccia: penso sia importante discutere con i docenti, specialmente se si rivelano disponibili.
G: Un aspetto importante è che siamo di classi diverse e conosciamo quindi più professori, mentre tre rappresentanti dell'anno scorso avevano degli insegnanti in comune.
B: E' bello il fatto che siamo di età differenti: noi di quinta dovremmo essere più spigliati e dovremmo riuscire a rapportarci meglio con i professori, mentre gli studenti potrebbero trovarsi meno in soggezione con i ragazzi di quarta.
Quali sono le problematiche più scottanti della nostra scuola, che andrebbero affrontate al più presto?
C: In confronto ad altre scuole savonesi il nostro Istituto è in buone condizioni, anche se certe situazioni sono paradossali: è incredibile trovare il sapone nei bagni delle stazioni e non nella scuola. Per esempio possiamo portare la carta igienica da casa?
T: Non si può dire “ho comprato questo per la scuola”, perché i soldi dovrebbero appartenere alla scuola, ma si può “donare”, anche se non so le precise modalità.
Come mai ogni anno al classico organizzano una autogestione e noi no?
T: Mi sembra che al Classico abbiano venduto l'anima al diavolo, cioè siano scesi a compromessi con il preside...
B: E' una cosa che andrebbe organizzata da un anno all'altro, sotto viva richiesta degli studenti. Penso poi sia meglio tenere due ore di assemblee tutti i mesi che concentrarle in una settimana.
Per voi essere rappresentanti d'istituto che cosa vuol dire? Saltare qualche ora di lezione o affrontare i reali problemi della scuola? Credete in quello che fate?
C: Io l'ho fatto per avere gli abbracci della Persini!!!!!! Seriamente l'ho fatto perché reputo le elezioni nelle scuole un buon esempio di democrazia indiretta, e per me può essere un' esperienza importante e formativa.
B: Ho deciso di candidarmi perché spero che mettendoci del mio le cose possano migliorare.
C: E non sempre perdere tempo è positivo.....
B a G: Oggi sei arrivato nel momento cruciale della spiegazione!! Quando sono rientrata in classe la lavagna era piena di segni...
G: Secondo me abbiamo molto da dare a questa scuola e possiamo rappresentarla bene.
C: In più ora siamo molto uniti e questo ci favorirà nel lavoro.
Aspettatevi effetti speciali da questi rappresentati che hanno un sacco di assi nella manica!!
Noi della Redazione siamo pronti a sostenerli e a collaborare in tutti i modi al successo del loro/nostro programma!
Kisses