Da qualche anno agli ex studenti del Liceo Scientifico Grassi è tassativamente vietato entrare nella struttura, durante la mattinata scolastica, per poter salutare i professori. È un fatto alquanto insolito, dal momento che da sempre, e in tutte le scuole, i ragazzi che hanno finito gli studi superiori sono inclini a tornare nel luogo che per loro rappresenta un ricordo inamovibile della propria formazione. Infatti, per motivi puramente burocratici gli studenti vengono ‘scacciati’ e costretti ad attuare dei sotterfugi per riuscire ad entrare.
Gli anni che portano alla fatidica Maturità non si possono dimenticare e anche l’esame, temuto ed odiato prima, è sempre e inspiegabilmente rimpianto, non in quanto tale ma per quello che esso rappresenta: un rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Del resto, la scuola ha per tutti il magico sapore degli anni spensierati della giovinezza.
Per questa ragione molti ex studenti del nostro liceo tornano per riassaporare un attimo l’atmosfera della scuola e per incontrare quei professori che hanno saputo trasmettere non solo interessanti nozioni scolastiche, ma anche insegnamenti di vita, speranze e progetti per il futuro. Perché, allora, privare tali professori, che riescono a infondere la passione per una disciplina e sanno creare “una corrispondenza” con i loro studenti, della gratificante gioia di cogliere in un sorriso il proprio successo di formatori e di uomini?
Un professore non può che provare orgoglio e soddisfazione qualora uno studente torni sorridente e riconoscente da lui con l’entusiasmo di raccontargli come sta portando avanti gli studi o come sta mettendo a frutto i suoi insegnamenti.
Così noi ex studenti chiediamo di riavere la possibilità di incontrare i nostri maestri anche solo per dieci minuti durante la mattinata, di poter parlar con loro nel cambio d’ora o nell’intervallo senza dover disturbare le lezioni. Siamo disposti anche a lasciare in portineria i nostri dati personali, dimostrando di essere studenti che hanno avuto un rapporto con il liceo e non perfetti sconosciuti.
Questa richiesta dimostra che la scuola continua ad essere un valore aggiunto della nostra vita e che si possono creare dei rapporti umani tra docenti ed alunni, al di là degli anni scolastici, delle lezioni e delle interrogazioni.
La manifestazione della nostra gratitudine tiene unito questo rapporto.
Gli Ex studenti
Debora Geido, Davide Ceresa, Roberto Palermo, Francesco Rosa, Samuele Frisina,
Federico Manzato, Paola Fallabrini, Konceta Gjergji, Davide Camignani, Laura Torterolo,
Andrea Greco, Marta Giachello, Andrea Damele, Gabriele Pesce, Davide Santinelli